Per prevenire nuove violenze, Della Vedova - che era accompagnato dall'ambasciatore italiano in Israele Francesco Maria Talò - ha detto "che bisogna passare attraverso il dialogo, la costruzione di un percorso credibile di pace che ha tanti nemici, i violenti. Occorre - ha aggiunto - togliere alla radice gli alibi e lasciare la violenza a se stessa".
"Siamo qui - ha spiegato Gozi parlando con i responsabili della sinagoga che gli davano il benvenuto - perchè la solidarietà e la vicinanza al popolo di Israele si dimostra anche fisicamente e non solo a parole".
Della Vedova ha sottolineato che "episodi come quello dell'altro ieri minano nel profondo, seminando odio e danneggiano la possibilità di raggiungere una pace duratura, rispettosa di tutti e delle religioni".
Da parte sua, Gozi ha poi messo in guardia sul pericolo che da uno scontro delle politiche si passi ad uno scontro delle religioni. Gozi e Della Vedova hanno incontrato, nella visita, anche Nissim Sermoneta, israeliano di origini italiane, che durante l'attacco ha affrontato gli assalitori.