(ANSAmed) - TEL AVIV, 20 NOV - Forti critiche sono state
rivolte alla decisione del sindaco di Ashkelon di bandire, in
via provvisoria, gli operai arabi dal lavoro negli asili nido
della citta' durante le ore scolastiche. Lo stesso primo
ministro Benyamin Netanyahu ha oggi ricordato che "non c'e'
posto per le discriminazioni contro gli arabi-israeliani" e che
non va "discriminata un'intera popolazione a causa di una
piccola minoranza violenta". La mossa e' stata criticata dal
sindaco di Tel Aviv Ron Huldai che ha ribattuto di "essere fiero
che il comune della citta' impieghi centinaia di operai arabi
nelle costruzioni e questo e' quello che continueremo a fare in
futuro". Il capo dell'opposizione, il laburista Isaac Herzog, ha
definito la decisione "immorale e inaccettabile che puo' solo
contribuire ad una atmosfera di paura e di intimidazione. Anche
durante il tempo di guerra in giorni recenti Israele non ha
adottato passi che discriminino o deprivino gli arabi che vivono
tra noi come cittadini eguali". Dello stesso tono il leader di
Meretz (sinistra) Zehava Gal-on che ha respinto la decisione
definendola "illegale e ingiustificata". Poi ha attaccato quei
ministri del governo che "ripetutamente equiparano i terroristi
di questi giorni con ogni arabo".
"Questa è la prova che anche di fronte al terrorismo brutale,
non scendiamo a compromessi sui nostri più importanti valori".
Cosi' il presidente Reuven Rivlin ha commentato la reazione "da
destra a sinistra, contro la decisione di restringere l'impiego
degli arabi" adottata dal sindaco di Ashkelon. "Un messaggio
chiaro sia all'interno sia all'esterno del paese che il mix di
Israele come stato ebraico e democratico - ha aggiunto - è parte
inalienabile della nostra identità di israeliani".(ANSAmed).