Dopo una giornata di calma apparente, la tensione sul terreno resta alta. Così come elevato è lo stato d'allerta in Israele.
Alcuni responsabili della Difesa - in testa il ministro Moshè Yaalon, secondo Haaretz - e della polizia hanno comunque avvertito Netanyahu di non dispiegare truppe a Gerusalemme Est come risposta all'allarme, semmai d'accrescere l'uso degli agenti di frontiera. Il pericolo - hanno avvertito - è che l'esercito si trovi coinvolto troppo a fondo in scontri con i dimostranti. E oggi, venerdì, giorno di preghiera sulla Spianata delle Moschee - dove è stato garantito libero accesso ai fedeli musulmani senza alcuna restrizione d'età - e' l'ennesimo "giorno della collera" proclamato da Hamas in Cisgiordania. Al telefono con il collega israeliano Lieberman, il titolare della Farnesina Paolo Gentiloni ha voluto rinnovare la solidarietà dell'Italia ad Israele "per l'ignobile attacco terroristico" in sinagoga, sottolineando nel contempo "l'importanza di preservare lo status quo nei luoghi santi di Gerusalemme, anche al fine di scongiurare il rischio che lo scontro assuma un carattere religioso".(ANSAmed).