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Papa: lecito fermare l'Isis, ma non basta risposta armi

Impegno comune per pace e vere lotte, contro fame e per sviluppo

28 novembre, 15:33

(ANSAmed) - ANKARA, 28 NOV - "Nel ribadire che è lecito fermare l'aggressore ingiusto, sempre però nel rispetto del diritto internazionale, voglio anche ricordare che non si può affidare la risoluzione del problema alla sola risposta militare". Senza citarlo espressamente, così papa Francesco, nell'incontro con Erdogan, ha parlato della necessità di fermare l'Isis.

"E' necessario - ha spiegato il Pontefice - un forte impegno comune, basato sulla fiducia reciproca, che renda possibile una pace duratura e consenta di destinare finalmente le risorse non agli armamenti, ma alle vere lotte degne dell'uomo: contro la fame e le malattie, per lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia del creato, in soccorso di tante forme di povertà e marginalità che non mancano nemmeno nel mondo moderno".

Di fronte alla crisi siriana, la Turchia, ha detto ancora il Papa, "accogliendo generosamente una grande quantità di profughi" è "direttamente coinvolta dagli effetti" della "drammatica situazione ai suoi confini, e la comunità internazionale ha l'obbligo morale di aiutarla nel prendersi cura dei profughi". (ANSAmed).

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