"E' necessario - ha spiegato il Pontefice - un forte impegno comune, basato sulla fiducia reciproca, che renda possibile una pace duratura e consenta di destinare finalmente le risorse non agli armamenti, ma alle vere lotte degne dell'uomo: contro la fame e le malattie, per lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia del creato, in soccorso di tante forme di povertà e marginalità che non mancano nemmeno nel mondo moderno".
Di fronte alla crisi siriana, la Turchia, ha detto ancora il Papa, "accogliendo generosamente una grande quantità di profughi" è "direttamente coinvolta dagli effetti" della "drammatica situazione ai suoi confini, e la comunità internazionale ha l'obbligo morale di aiutarla nel prendersi cura dei profughi". (ANSAmed).