A Nazareth (Galilea), a Um el-Fahem e nella stessa Rahat restano chiusi oggi tutti gli uffici pubblici, le scuole, le banche e i negozi. Di prima mattina, le strade apparivano totalmente deserte mentre nel corso della giornata sono previsti cortei di protesta e raduni.
Gli incidenti a Rahat sono iniziati mercoledì scorso con la morte del giovane Sami al-Jaher, ucciso dal fuoco di agenti trovatisi (secondo la versione ufficiale) in pericolo di morte in una operazione anti-droga. I suoi funerali, due giorni fa, sono degenerati in nuove violenze nelle quali un altro beduino di Rahat, Sami al-Ziadneh, e' morto dopo aver inalato quantità di gas lacrimogeni. La scorsa notte, dopo i funerali di al-Ziadneh, la stazione di polizia di Rahat e' stata attaccata da dimostranti al grido di "governo israeliano, governo terrorista". Gli incidenti avvengono a due mesi dalle elezioni politiche in cui i principali partiti arabi potrebbero presentarsi con una lista unica per raccogliere alla Knesset (parlamento) almeno un decimo dei 120 seggi.