Al-Jazeera afferma di disporre di centinaia di documenti confidenziali (gli 'Spy Cables') dei Servizi segreti sudafricani, pervenuti in forma digitale. Si tratta di informazioni raccolte per anni nel corso di incontri non solo con emissari del Mossad, ma anche con altri servizi segreti fra cui quelli statunitensi e britannici. Per dimensioni, stima Haaretz, queste rivelazioni potrebbero ricordare la gigantesca fuga di notizie orchestrata dall'ex analista statunitense Edward Snowden. Riguardano anche, secondo le prime anticipazioni, episodi legati fra l'altro alla Corea del Nord e alla politica africana. L' esatta portata di queste rivelazioni non e' ancora nota in Israele. In merito, analisti ricordano che l'ex capo del Mossad, Meir Dagan (2002-2011), aveva gia' esposto in pubblico le proprie divergenze di opinioni con Netanyahu sulla gravita' della minaccia iraniana. Aveva polemicamente sostenuto che Israele dovrebbe attaccare quelle infrastrutture ''solo se si trovasse con la spada al collo'' e aveva previsto (nel 2011) che l'Iran si sarebbe potuta dotare di armi atomiche solo nella seconda meta' del decennio. Opinioni analoghe sono state espresse da un altro ex capo del Mossad, Efraim Halevy.
Nei siti web israeliani viene intanto discussa la possibilita' che dietro alle rivelazioni di al-Jazeera possa esserci in qualche modo la diplomazia statunitense che mantiene buoni legami con il Qatar e che e' rimasta molto infastidita dall'intenzione di Netanyahu di rivolgersi al Congresso, aggirando il presidente Barack Obama. Ma fra i dossier di cui al-Jazeera si dice in possesso ci sarebbero anche tracce di tentativi Usa di intessere relazioni con Hamas. E queste, se trovate corrette, potrebbero invece rivelarsi ''munizioni'' preziose per Netanyahu nella sua complessa missione in Usa.
Ieri il premier israeliano si e' detto stupefatto che i negoziati con l'Iran proseguano malgrado la Aiea (l'Agenzia per l'energia atomica) abbia denunciato tentativi iraniani di nascondere parte dei suoi programmi nucleari. Il prossimo mese, ha previsto, ''sara' critico''. Ai suoi ministri non ha comunque lasciato dubbi: ''La prossima settimana - ha confermato - andro' al Congresso Usa per spiegare che questo accordo e' pericoloso per Israele, per la Regione e per il mondo intero''. (ANSAmed).