Si tratta di un'accelerazione nelle aperture del valico egiziano, l'unico di quelli della Striscia non controllato da soldati israeliani. Dopo la chiusura di ottobre decretata dall'Egitto per motivi di sicurezza anti-terrorismo, vi erano state aperture di pochi giorni a dicembre, gennaio, marzo e maggio. A seconda di come si considera quella di marzo (se in entrambi i sensi o meno), erano almeno tre o addirittura 10 mesi che non si transitava nelle due direzioni.
La nuova apertura, ha annunciato l'ambasciata, interviene dopo "intensi contatti" fra il presidente palestinese, Abu Mazen, e quello egiziano, Abdel Fattah El Sisi.
Il quotidiano panarabo Asharq Al-Awsat dal canto suo ha citato "fonti palestinesi autorizzate" per riferire che i servizi segreti egiziani hanno incontrato responsabili di Hamas, il movimento al potere nella Striscia, chiedendo loro di porre fine alla presenza di "elementi terroristici del Sinai" a Gaza e di controllare la frontiera per impedire il traffico di combattenti e di armi. (ANSAmed).