(ANSAmed) - RAMALLAH, 16 GIU - "Israele vuole impedire ai palestinesi di condurre una vita dignitosa e usa il controllo sulle risorse d'acqua per questo fine". Questa l'accusa del primo ministro palestinese Rami Hamdallah alla compagnia israeliana Mekorot, fornitrice di acqua alla Cisgiordania. Un'accusa respinta però dal Cogat, l'autorità israeliana che gestisce le relazioni con i palestinesi nei Territori.
Le città che, secondo Hamdallah, hanno subito la riduzione delle forniture sono quelle di Jenin, Salfit e un numero imprecisato di villaggi circostanti. "I palestinesi - ha aggiunto - sono costretti a spendere enormi somme di denaro per acquistare acqua che gli appartiene..., mentre le colonie illegali israeliane possono avvalersi di un continuo servizio d'acqua".
Il Cogat - citato dall'agenzia palestinese Maan - ha spiegato di aver riparato una conduttura danneggiata e che "il flusso d'acqua è stato regolato ed è correntemente in funzione", accusando i palestinesi "di non cooperare per il miglioramento del flusso d'acqua nella regione". (ANSAmed).