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Mo: famiglia palestinese bruciata, dimesso unico superstite

Ahmed Dawabsheh, 6 anni ed ex grande ustionato, vivrà col nonno

22 luglio, 17:05

(ANSAmed) - TEL AVIV, 22 LUG - Ad un anno esatto dall' attentato terroristico ebraico nel villaggio cisgiordano di Duma in cui i genitori e il fratellino trovarono la morte per un incendio doloso, l'unico superstite - Ahmed Dawabshe, 6 anni - è stato dimesso oggi dall'ospedale israeliano di Tel ha-Shomer (Tel Aviv) e ha fatto ritorno al suo paese, accompagnato dal nonno. "Per noi non è una giornata felice", ha detto alla stampa il nonno Hussein. "Prima dell'attentato, quella di Ahmed era una famiglia felice. Ancora lui mi chiede dove siano i genitori Riham e Saad ed il fratello Ali. Io rispondo che sono in Paradiso e lui insiste per sapere se si possano visitare".

Ahmed era giunto all'ospedale Tel Ha-Shomer con ustioni sul 60 per cento del corpo: una condizione in cui, secondo i medici, molti non sopravvivono. Eppure, dopo essere stato sottoposto a dieci interventi di trapianti cutanei, oggi è ormai tornato ad essere indipendente, ed è in grado di comunicare e di camminare.

"Ahmed è un bambino molto maturo per la sua età", ha detto il professor Asher Barzilai, che lo ha seguito durante il ricovero.

"Ma è prevedibile che il terribile trauma lo accompagnerà per tutta la vita".

Al termine di complesse indagini, i servizi segreti israeliani hanno arrestato due ultrà ebrei, ritenuti responsabili di aver lanciato una bottiglia incendiaria di notte nella casa della famiglia Dawabsheh mentre tutti dormivano. Il 21enne Amiram Ben Oliel e un ragazzo di 16 anni sono stati incriminati e sono in attesa dell'inizio del processo.

(ANSAmed).

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