Ahmed era giunto all'ospedale Tel Ha-Shomer con ustioni sul 60 per cento del corpo: una condizione in cui, secondo i medici, molti non sopravvivono. Eppure, dopo essere stato sottoposto a dieci interventi di trapianti cutanei, oggi è ormai tornato ad essere indipendente, ed è in grado di comunicare e di camminare.
"Ahmed è un bambino molto maturo per la sua età", ha detto il professor Asher Barzilai, che lo ha seguito durante il ricovero.
"Ma è prevedibile che il terribile trauma lo accompagnerà per tutta la vita".
Al termine di complesse indagini, i servizi segreti israeliani hanno arrestato due ultrà ebrei, ritenuti responsabili di aver lanciato una bottiglia incendiaria di notte nella casa della famiglia Dawabsheh mentre tutti dormivano. Il 21enne Amiram Ben Oliel e un ragazzo di 16 anni sono stati incriminati e sono in attesa dell'inizio del processo.
(ANSAmed).