Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Gaza: a due anni da guerra Striscia ancora senz'acqua

Oxfam, accesso limitato per 1.8 milioni di abitanti

22 marzo, 20:41

(ANSAmed) - ROMA, 22 MAR - Ad oltre due anni dal sanguinoso conflitto che nel 2014 distrusse buona parte del sistema idrico e fognario di Gaza, il sistema straordinario disegnato dalla comunità internazionale per la ricostruzione post-bellica (il cosiddetto Gaza Reconstruction Mechanism-GRM) non riesce ancora a rispondere ai bisogni dei quasi 2 milioni di abitanti della Striscia, "intrappolati" in una delle zone più densamente popolate del mondo.

E' la denuncia diffusa oggi da Oxfam attraverso il rapporto "Gaza senz'acqua". Una situazione drammatica, aggravata degli effetti del decennale blocco di Israele sulla Striscia, di cui le prime vittime - sottolinea una nota - sono oltre 1,8 milioni di persone che devono sopravvivere con uno scarsissimo accesso all'acqua e una situazione igienico-sanitaria in continuo peggioramento. Il 95% della popolazione - anche solo per bere e cucinare - dipende infatti dall'acqua marina desalinizzata fornita dalle autocisterne private, semplicemente perché l'acqua fornita dalla rete idrica municipale (che presenta oltre 40% di perdite) non è potabile o perché oltre 40 mila abitanti non sono allacciati.

A questo si aggiunge un sistema fognario inadeguato con oltre un terzo delle famiglie non connesso al sistema delle acque reflue.

Una situazione di carenza idrica di cui fanno le spese soprattutto donne e bambini, che in molti casi sono costretti a lavarsi, bere e cucinare con acqua contaminata e si trovano esposti così al rischio di diarrea, vomito e disidratazione.

Il rapporto diffuso oggi mette inoltre in evidenza come "il processo di ricostruzione mediato dalle Nazioni Unite si stia rivelando poco trasparente, dando l'impressione di legittimare - rileva ancora la nota - il blocco illegale di Israele sulla Striscia".

Oxfam al momento sta aiutando 700.000 persone garantendo acqua potabile, servizi igienico sanitari e sostenendo l'economia locale. (ANSAmed)
© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati