"Facciamo parte - ha sottolineato - di circa 700mila ebrei cacciati dai paesi arabi dalla nascita di Israele in poi e dispersi in molti paesi, compreso lo stato ebraico". Ma il racconto ha messo in luce anche gli sforzi, la tenacia, i sacrifici che hanno permesso alla "comunità di ricostruirsi un presente e un futuro nell'accogliente Italia". Un "successo" che, anche grazie all'aiuto della Comunità ebraica italiana, ha portato nel corso del tempo a creare, secondo alcune stime, circa "50mila posti di lavoro". Nell'apporto che gli ebrei di Libia in questi anni hanno dato all'economia e alla cultura italiana ci sono nomi di spicco: da Victor Massiah di Ubi Banca, all'impresario David Zard o al produttore cinematografico Roberto Haggiag o al cantante Herbert Pagani, per citarne solo alcuni. Un'integrazione modello che - è stato detto - potrebbe essere punto di riferimento per altre comunità in questi tempi di migranti.
Per festeggiare il 50/o anniversario della presenza degli ebrei di Libia in Italia - ricordato nei giorni scorsi dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, dall'Ucei e dalla Comunità ebraica romana in una cerimonia al Tempio Maggiore della capitale - è in programma una grande manifestazione organizzata dall'Ucei il 28 giugno al 'Teatro di Roma'.
(ANSAmed).