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Israele: è legge 'Stato-nazione del popolo ebraico'

Netanyahu esalta norma. Partiti arabi, 'non ci vogliono qui'

19 luglio, 11:58

TEL AVIV - Al termine di un dibattito infiammato, la Knesset a maggioranza ha approvato la notte scorsa una controversa legge che definisce Israele come "Stato-nazione del popolo ebraico". A favore del provvedimento hanno votato 62 deputati: contrari 55, compresi i rappresentanti dei partiti arabi. Soddisfatto il premier, Benyamin Netanyahu, che ha parlato di "rispetto di tutti i cittadini", mentre Ayman Odeh, leader dei partiti arabi, ritiene che la norma dimostri che Israele "non ci vuole qui".

Secondo i sostenitori del provvedimento, la legge ha il pregio di porre i valori ebraici e quelli democratici sullo stesso piano, mentre i detrattori vi ravvisano l'intento di discriminare le minoranze, arabe e non.

La legge dichiara anche Gerusalemme capitale di Israele e adotta il calendario ebraico come quello ufficiale dello Stato.

In una clausola, secondo i media, retrocede la lingua araba da "ufficiale" a "speciale". Altra norma controversa è quella che sancisce che "lo Stato vede lo sviluppo dell'insediamento ebraico con valore nazionale e agirà per incoraggiare e promuovere il suo consolidamento". La legge è stata esaltata dal premier Benyamin Netanyahu che ha parlato di "rispetto di tutti i cittadini", mentre Ayman Odeh leader dei parti arabi ha denunciato che la norma dimostra che Israele "non ci vuole qui".

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