Ieri, ricevendo il segretario di stato Usa Mike Pompeo, Netanyahu ha rinnovato il suo appello alla Comunità internazionale a riconoscere la sovranità israeliana sul Golan, ricordando che Israele ha svelato di recente la presenza e le azioni compiute dagli Hezbollah libanesi, fiancheggiatori dell'Iran, lungo la frontiera siriana delle Alture.
Più volte Netanyahu ha denunciato cosa potrebbe accadere se Israele non fosse sul Golan: "Avremmo l'Iran sulle spiagge del Mar di Galilea". Le Alture, per due terzi, sono state conquistate da Israele nella Guerra dei Sei giorni del 1967 con la Siria e annesse con legge del 1981, mai riconosciuta dalla Comunità internazionale, che le considera 'Territorio occupato'.
Pompeo ha visitato questo pomeriggio il Muro del Pianto a Gerusalemme accompagnato dal premier Netanyahu e dall'ambasciatore americano David Friedman. E' la prima volta che un esponente di governo degli Stati Uniti visita il luogo - che si trova a Gerusalemme est, considerata dalla Comunità internazionale "occupata" da Israele - in compagnia di un rappresentante politico israeliano. Lo stesso presidente Usa Donald Trump nel suo ultimo viaggio in Israele si recò da solo al Muro Pianto. Secondo i media, il gesto di oggi può essere interpretato come un tacito riconoscimento da parte Usa della sovranità israeliana sul posto. Secondo le immagini diffuse dai media, sia Pompeo sia Netanyahu, come vuole la tradizione, hanno infilato biglietti di ringraziamento nelle pietre del Muro. (ANSAmed).