TEL AVIV - Un'audizione di garanzia relativa alla consistenza dei sospetti di corruzione, frode ed abuso di ufficio emersi nei confronti di Benyamin Netanyahu è iniziata stamane nell'ufficio dell'avvocato generale dello Stato Avichay Mandelblit, che è assistito da una ventina di collaboratori. Il premier è rappresentato da una squadra di dieci legali che nei prossimi giorni cercheranno di sventare il rischio di una incriminazione.
La incriminazione di Netanyahu era stata consigliata dalla polizia al termine di lunghe inchieste. Lo scorso febbraio Mandelblit aveva pubblicato una sintesi dei sospetti che gravavano sul premier per tre diverse inchieste. La prima (Dossier 1000) riguarda il sospetto che il premier abbia accettato regali da facoltosi imprenditori in cambio di favori.
La seconda (Dossier 2000) fa riferimento ad intese - ricercate, ma non realizzate - da Netanyahu con Arnon Mozes, editore di 'Yediot Ahronot', per avere una copertura informativa benevola in cambio di una riduzione delle tirature di un giornale rivale.
La terza inchiesta (Dossier 4000) è centrata sui rapporti tra Netanyahu con il mogul Shaul Elovitch della compagnia di telecomunicazioni Bezeq proprietaria del sito di informazione Walla. Anche in questo caso si parla di copertura giornalistica benigna in cambio di favori all'azienda.
Netanyahu si dice vittima di una operazione volta a rimuoverlo dalla carica di premier, basata su interpretazioni arbitrarie e tendenziose delle leggi vigenti. Secondo i media l'esito della audizione iniziata oggi dovrebbe essere reso noto fra alcune settimane.