L'accordo - secondo la stessa fonte - è stato raggiunto dopo lunghi intesi contatti del ministero degli Esteri hashemita con Israele "con istruzioni dirette di Sua Maestà re Abdullah II per prendere tutte le misure necessarie per liberare" i due cittadini.
L'ufficio del premier israeliano Benyamin Netanyahu ha confermato il rilascio a breve dei due cittadini giordani in carcere e il rientro a breve nello stato ebraico dell'ambasciatore di Amman. Israele aveva arrestato al-Labadi (32 anni) lo scorso 20 agosto e Miri (29) il 2 settembre al valico di frontiera di Allenby. Le accuse per al-Labadi erano "di sospetto coinvolgimento in severe violazione della sicurezza".
La vicenda aveva portato lo scorso 30 ottobre a una crisi diplomatica tra i due Paesi con il richiamo in patria da parte di Amman dell'ambasciatore giordano in Israele Ghassan al-Majali. "Lo stato di Israele - ha sottolineato l'ufficio di Netanyahu - vede le relazioni con la Giordania come un pietra miliare della stabilità in Medio Oriente e continuerà a lavorare per conservare la sicurezza regionale".(ANSAmed).