Noam - 60 anni e 6 figli, religiosa - si è laureata all'Università ebraica di Gerusalemme e ha un curriculum di tutto rispetto. Dal 1999 è stata al Dipartimento Talmud dell'Università di Tel Aviv e dal 2017 ha guidato la Scuola di studi ebraici e archeologia. Vincitrice di numerosi premi in passato è stata anche visiting professor a Yale e nel board editoriale di riviste di settore prestigiose. La motivazione stessa del Premio evidenzia la scelta che echeggia per alcuni tratti la storia raccontata da Barbra Streisand nel film 'Yentl'. "Se il mondo tradizionale dello studio della Torah le è stato precluso - è stato scritto - le porte di quello accademico le sono state invece aperte. Questa esperienza di giovane donna tenuta fuori dalla scuola rabbinica (beit midrash), ha influenzato i modi con i quali la professoressa Noam ha fatto in modo di di aprire queste porte a chiunque volesse andare e imparare". Non a caso Noam guida uno dei primi programmi di insegnamento per donne ortodosse a Gerusalemme. "E' stata e continua ad essere - ha continuato la motivazione - fonte di ispirazione di un'intera generazione di donne che studiano la Torah... non solo in Israele ma anche nel mondo".
In un'intervista al sito Ynet, Noam ha rivendicato con forza l'eguaglianza di genere. "Io penso - ha detto - che nel mondo religioso debba esserci una educazione egualitaria, a tutti i livelli, sui temi biblici: per le femmine come per i maschi.
Forse non tutti concordano, eppure occorre allestire yeshivot (scuole religiose, ndr) per ragazze che abbiano lo stesso livello di quelle per i maschi". Ed ancora: "la società religiosa da per scontato che ci sia una discriminazione profonda a scapito delle donne. La cosa - ha denunciato - lascia stupiti. Chi di noi accetterebbe che non insegnassero inglese o matematica o storia allo stesso livello a femmine e maschi?".
"Come è possibile" - si è domandata - che proprio "su una cosa che rappresenta la nostra identità" ebraica come il Talmud, "si accetti l'ignoranza?". (ANSAmed).