I giudici - la decisione è stata presa con 8 voti a favore e 1 contro - hanno anche stabilito che la legge (approvata con il titolo di 'regolarizzazione') non ''fornisce sufficiente rilievo'' allo status dei ''Palestinesi come residenti protetti in un'area sotto occupazione militare''. La discussa legge era stata congelata nei suoi effetti dai molti ricorsi presentati da ong palestinesi e israeliane alla Corte e anche l'Avvocato generale dello Stato Avichai Mandelblit si era rifiutato di difenderla, in quanto rappresentante dello stato, davanti alla Corte. Il provvedimento di legge era destinato a rendere legali le case costruite in insediamenti ebraici su terra privata palestinese erette ''in buona fede'' o che avevano il sostegno del governo israeliano o i cui proprietari avevano ricevuto il 125% di compensazione finanziaria per la terra. In questi anni la Corte ha più volte ordinato la demolizione di case costruite in avamposti ebraici su terra privata palestinese. La decisione della Corte ha scatenato le reazioni della destra mentre è stata accolta con favore dalla sinistra. Il partito centrista Blu Bianco di Benny Gantz - che è al governo con Benyamin Netnayhu - ha detto che ''la decisione della Corte sarà rispettata'' e che il partito ''si assicurerà che sia rispettata''. Una fonte vicina a Netanyahu - citata da Haaretz - ha detto, riferendosi ai disegni di annessione di parti della Cisgiordania, che ''con l'applicazione della sovranità si risolverà la maggior parte dei problemi di regolarizzazione''. (ANSAmed).
Corte Israele annulla legge su insediamenti ebraici
Costruiti su terre private palestinesi in Cisgiordania
I giudici - la decisione è stata presa con 8 voti a favore e 1 contro - hanno anche stabilito che la legge (approvata con il titolo di 'regolarizzazione') non ''fornisce sufficiente rilievo'' allo status dei ''Palestinesi come residenti protetti in un'area sotto occupazione militare''. La discussa legge era stata congelata nei suoi effetti dai molti ricorsi presentati da ong palestinesi e israeliane alla Corte e anche l'Avvocato generale dello Stato Avichai Mandelblit si era rifiutato di difenderla, in quanto rappresentante dello stato, davanti alla Corte. Il provvedimento di legge era destinato a rendere legali le case costruite in insediamenti ebraici su terra privata palestinese erette ''in buona fede'' o che avevano il sostegno del governo israeliano o i cui proprietari avevano ricevuto il 125% di compensazione finanziaria per la terra. In questi anni la Corte ha più volte ordinato la demolizione di case costruite in avamposti ebraici su terra privata palestinese. La decisione della Corte ha scatenato le reazioni della destra mentre è stata accolta con favore dalla sinistra. Il partito centrista Blu Bianco di Benny Gantz - che è al governo con Benyamin Netnayhu - ha detto che ''la decisione della Corte sarà rispettata'' e che il partito ''si assicurerà che sia rispettata''. Una fonte vicina a Netanyahu - citata da Haaretz - ha detto, riferendosi ai disegni di annessione di parti della Cisgiordania, che ''con l'applicazione della sovranità si risolverà la maggior parte dei problemi di regolarizzazione''. (ANSAmed).