TEL AVIV - In Israele il Likud di Benyamin Netanyahu e Blu Bianco di Benny Gantz sembrano aver trovato una scappatoia per aggirare la crisi ed evitare così nuove elezioni. Lo strumento - secondo i media - è una legge, da presentare subito alla Knesset, che sposta dal 23 dicembre ai primi di gennaio, probabilmente il 5, la data limite per l'approvazione della finanziaria.
In questo modo, i due partiti avrebbero più tempo per appianare le divergenze sulla finanziaria, se annuale come vuole il Likud o biennale come vuole Blu Bianco, e quelle riguardanti alcune importanti nomine nella giustizia. Tuttavia non è ancora chiaro se la legge può avere i numeri per passare alla Knesset.
Lo scoglio noto è quello della finanziaria che Netanyahu vuole sia approvata per il solo 2020 mentre Gantz chiede - come prevede l'accordo del maggio scorso che portò alla formazione del governo di unità nazionale - il varo anche per quella del 2021.
Dietro la questione del bilancio statale ci sono vari temi. A cominciare dal dissidio sulle nomine di funzionari chiave come il Procuratore generale dello Stato e l'Avvocato del governo demandate al ministro della giustizia Avi Nissenkorn che è di Blu Bianco. Il Likud vorrebbe cambiare il ministro in vista di gennaio quando entrerà nel vivo il processo a Gerusalemme a Netanyahu per le sue incriminazioni. Inoltre il Likud chiede un cambio di periodo - previsto dall'accordo di maggio - in cui Gantz, tra sei mesi circa, prenderà il posto di Netanyahu nella premiership.