"L'amministrazione Biden ancora non si è insediata e già il governo ci trascina ad un confronto non necessario. Un governo che fosse razionale - ha aggiunto - non intraprenderebbe una battaglia inutile con un Presidente Usa appena questi entra in carica".
Di parere opposto Naftali Bennett, leader del partito nazionalista Yemina. In caso di successo nelle elezioni politiche del 23 marzo, ha assicurato Bennett, egli "non asseconderebbe mai il ritiro da un solo centimetro della Terra d'Israele". Se entrasse nel prossimo governo, ha aggiunto, opererebbe anzi "per regolarizzare la posizione di 20 mila israeliani che oggi vivono in avamposti in Giudea-Samaria", ossia in Cisgiordania. (ANSAmed).