TEL AVIV - Il premier Benyamin Netanyahu è arrivato in tribunale a Gerusalemme per la ripresa del processo che lo vede accusato di corruzione, frode e abuso di potere. Il premier si è trattenuto nell'aula per una ventina di minuti confermando ai giudici l'impostazione delle osservazioni avanzate per iscritto dalla sua difesa. In questa memoria, Netanyahu ha sostenuto che le indagini su di lui sono state effettuate senza l'autorizzazione preventiva del Procuratore di stato Avichai Mandelblit. E che quindi l'impianto accusatorio è improprio. Ora la giuria - composta dai giudici Rivka Friedman-Feldman, Moshe Bar-Am e Oded Shaham - procederà al dibattimento con la pubblica accusa rappresentata dall'avvocato Liat Ben-Ari e con gli avvocati del premier. Nell'aula sono presenti gli altri due imputati con Netanyahu per le inchieste che lo riguardano. Si tratta di Arnon Mozes - editore di Yediot Ahronot coinvolto nel cosiddetto Caso 2000 - e Shaul Alovitch - proprietario del sito di informazioni Walla e all'epoca anche dirigente della compagnia di comunicazioni Bezeq - implicato nel Caso 4000. Fuori dell'aula si sono radunati decine di contestatori di Netanyahu. Nella strada antistante il tribunale distrettuale di Gerusalemme, che è presidiata in forze dalla polizia, si trova un solo sostenitore del premier che ostenta una maglietta con la scritta: 'Bibi mi ha vaccinato'.