TEL AVIV - Il regista, produttore e filantropo americano Steven Spielberg è stato insignito del Premio Genesis per il 2021. Lo ha annunciato la Fondazione del Premio - definito dai media il 'Nobel ebraico' - sottolineando nella motivazione "l'eminente impegno del regista per i valori ebraici, il suo straordinario contributo al cinema e alla filantropia e la sua dedizione nel preservare la memoria della Shoah e impedire futuri genocidi".
Per la prima volta nella sua storia, il Premio - del valore di 1 milione di dollari, donati da tutti i precedenti vincitori a cause filantropiche per le quali si sono impegnate - ha avuto una doppia indicazione. Quella vincolante - ha spiegato la Fondazione - espressa dalla giuria ufficiale e quella composta dai voti di circa 200mila ebrei in sei continenti che hanno votato il vincitore del 2021. Oltre a milioni di altri intervenuti sui social network espressi: la maggior parte - ha continuato - ha votato per il regista Usa.
"Il Genesis - ha detto Stan Polovets, co-fondatore e presidente della Fondazione - celebra il talento unico di Spielberg, la sua dedizione nel rendere il mondo un posto migliore e il suo ineguagliabile contributo nello spiegare gli orrori dell'Olocausto alle generazioni del dopoguerra. Siamo lieti di accoglierlo nella prestigiosa famiglia dei vincitori del Genesis che include luminari come la giudice suprema Usa Ruth Bader Ginsburg, Natan Sharansky e Michael Bloomberg".
La giornalista italiana Fiamma Nirenstein, che fa parte della giuria del Premio, ha definito la designazione "un'ottima scelta e particolarmente appropriata. Ho votato per lui anche perché è un eroe della Memoria, specie in un momento, segnato da un'ondata di antisemitismo risorgente, in cui molte ricerche indicano che i giovani ignorano cosa sia stata la Shoah. La sua Fondazione sull'Olocausto che, in larga parte a spese proprie, ha intervistato e serbato i ricordi di gran parte dei sopravvissuti è una cosa straordinaria. Un patrimonio dell'umanità. E' - ha concluso - un personaggio universale che unisce e non divide". (ANSAmed).