Media israeliani e siriani avevano ieri diffuso la notizia di una mediazione in corso da parte della Russia per facilitare uno scambio di prigionieri tra i due paesi: una ragazza israeliana, entrata "per errore" due settimane fa dalle Alture contese del Golan in territorio siriano sarebbe in procinto di essere scambiata con due siriani, Nahal al Moqt e Diab Qahmuz, originari della zona del Golan controllata da Israele e condannati, rispettivamente, al carcere e ai lavori di pubblica utilità.
Le fonti siriane affermano invece che la Russia sta mediando la restituzione di spoglie, presenti in Siria, di un soldato israeliano in cambio della deportazione in Siria dei due siriani del Golan. Se questa ricostruzione fosse confermata si riallaccerebbe a un precedente recente: tra l'aprile del 2019 e il gennaio del 2020 la Russia con successo aveva mediato la restituzione da parte siriana a Israele delle spoglie del soldato israeliano, morto in Libano nel 1982, Zachary Baumel, in cambio della liberazione di due detenuti siriani del Golan.
L'analogia con lo scambio di due anni fa risiede anche col fatto che Nahal al Moqt, una dei due siriani pronti a essere scambiati, è la sorella di Sudqi al Moqt, trasferito a Damasco nel gennaio del 2020 come risultato dello scambio di allora. Le fonti siriane insistono inoltre nell'affermare che è pressoché impossibile che "una ragazza israeliana" attraversi indisturbata e "per errore" uno dei confini più controllati e militarizzati del Medio Oriente, demarcato da recinti elettrificati, cortine di filo spinato, terreni minati, controlli con telecamere a circuito chiuso.(ANSAmed).