TEL AVIV - Il presidente israeliano Reuven Rivlin ha affidato l'incarico di formare il prossimo governo al premier Benyamin Netanyahu. In base alle indicazioni dei partiti, Netanyahu ha 52 seggi al suo attivo mentre Yair Lapid, leader dell'opposizione, ne ha 45. Netanyahu avrà 28 giorni a disposizione per raggiungere la maggioranza di 61 seggi su 120 alla Knesset, più una eventuale proroga di 2 settimane.
"Non è stata una decisione facile" dal punto di vista "dei valori e della morale", ha detto Rivlin nello spiegare la scelta di dare il mandato di formare il governo a Netanyahu attualmente sotto processo per corruzione, frode e abuso di potere a Gerusalemme. Ma, ha aggiunto, "secondo la Corte Suprema e la legge, un primo ministro incriminato può continuare a servire nella carica". Per questo il presidente ha detto di aver dovuto scegliere in base alle indicazioni dei partiti che hanno dato a Netanyahu più seggi rispetto agli altri e che ha più chance.
Rivlin ha sottolineato che "il presidente di Israele non è un sostituto del legislatore né del potere giudiziario. E' compito della Knesset decidere sulla sostanziale ed etica questione della idoneità di un candidato incriminato di servire come primo ministro". "Temo per il mio Paese, ma devo fare - ha spiegato - quello che mi è chiesto come presidente dello stato, in base alla legge e alle decisioni della Corte Suprema e realizzare la volontà del sovrano popolo di Israele". Il presidente si è poi detto pessimista sulla possibilità di arrivare alla formazione di un nuovo governo. "I risultati delle consultazioni - ha aggiunto - mi inducono a credere che nessun candidato abbia una chance reale di formare un governo che abbia la fiducia della Knesset".