Dopo il tonfo delle borse di venerdì e i nuovi record dei differenziali sui titoli di Stato i governi europei e gli operatori sono rimasti con il fiato sospeso tutto il week end. E se Atene ha aperto in ribasso con un -55% nell'Indice generale, Piazza Affari a Milano ha perso il 2,5% con una raffica di sospensioni.
Dopo il tonfo delle borse di lunedi', governi europei ed operatori sono rimasti con il fiato sospeso per tutto il week end. Mentre in Spagna, infatti, si e' allungata la lista delle regioni a rischio default (la Murcia sara' la seconda comunita' autonoma a chiedere il salvataggio allo stato centrale dopo Valencia) e proseguono le proteste, dal settimanale tedesco Der Spiegel arriva la notizia, da fonti "ufficiali" non meglio identificate dell'Ue, che il Fondo Monetario sarebbe intenzionato a bloccare gli aiuti alla Grecia con un probabile default del Paese a settembre. Atene non ce la farebbe infatti a ridurre il debito al 120% del Pil entro il 2020 e mantenere i propri impegni sulle riforme. Questo vorrebbe dire per i Paesi dell'Eurozona un ulteriore esborso in aiuti di 10-50 miliardi. E nessuno sarebbe intenzionato a spendere ancora di più.
Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha detto ieri che "l'euro è irreversibile" e non c'é un pericolo "esplosione" dell'unione monetaria.
In attesa che il 12 settembre la Corte costituzionale tedesca si pronunci sul meccanismo di difesa europeo iniziando così il percorso per innescarlo in caso di attacchi speculativi, il premier italiano Mario Monti agisce su due fronti: estero e interno. Oggi e' a Mosca per incontrare le massime cariche ma anche gli imprenditori. Poi volerà in Finlandia, per cercare di superare le "resistenze" del Paese, e infine in Spagna.
In Italia, in mancanza della rete di protezione europea, il governo si preparerebbe a fronteggiare l'agosto 'bollente' con un'ulteriore sforbiciata alla spesa tra 6 e 8 miliardi.
(ANSAmed).