Terzi ed Avramopoulos, che hanno discusso di crisi, ma anche di energia, con particolare attenzione al progetto del gasdotto transadriatico (Tap), hanno entrambi sottolineato lo stato eccellente dei rapporti bilaterali, un elemento importante nel creare una strategia comune per contrastare la crisi. "Noi vogliamo che la Grecia resti nell'euro, nella stabilità dell'Unione Europea - ha affermato Terzi - Ma per superare la crisi sono necessarie misure a livello europeo per ristabilire la fiducia e l'equilibrio dei mercati. La stabilità è centrale nella politica economica e monetaria dell' Ue". Il ministro ha anche sottolineato che in questo ambito "a Bruxelles c'é un forte partenariato tra Grecia ed Italia" e che "il progetto europeo deve continuare, per avere tutte le possibilità per un esito positivo. Occorre attivare le misure decise al Consiglio Ue di fine giugno. E' la strada giusta".
La Grecia e l'Italia hanno superato fasi buie della propria, lunga storia, grazie all'ottimismo, così Avramopoulos ha risposto alla domanda di un giornalista che gli chiedeva se i governi ellenico ed italiano fossero ottimisti sull'uscita dalla crisi dell'euro. "Siamo sopravvissuti a momenti molto difficili in passato perché siamo ottimisti - ha detto - Ora siamo in questa difficile crisi, e in Grecia siamo determinati ad andare avanti con le riforme strutturali, necessarie a costruire un'atmosfera di fiducia nella società e nella classe politica".
(ANSAmed).