E a indicare con chiarezza questa strada sono oggi ancora una volta il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il ministro degli Esteri Emma Bonino, con una sponda importante da parte del presidente della Commissione europea Jose' Manuel Barroso.
Il capo dello Stato ricorda a tutti la via, non semplice, ma senza scorciatoie, da percorrere. L'Europa deve ''rispondere alle attese delle nuove generazioni'', afferma Napolitano in un messaggio letto a Palazzo Vecchio. Deve, innanzitutto, proseguire sulla via delle ''riforme'' e dell'effettivo ''avvio di indispensabili politiche comuni a sostegno della ripresa dell'economia e dell'occupazione''. La sua parte, la deve fare anche l'Italia che, ''secondo l'originale ispirazione federalista che la caratterizza'', non ''manchera' di dare il proprio convinto e forte contributo alla prospettiva dell'unita' politica europea''.
Sfila, sul palco allestito nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, il gotha della politica italiana ed europea.
Accanto a Emma Bonino il ministro degli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi, la presidente della Camera Laura Boldrini e la new entry al ministero per l'Integrazione Cecile Kyenge. C'e' Mario Monti che, da buon europeista, non manca mai al tradizionale appuntamento fiorentino. Arrivano il presidente della Commissione europea Jose' Manuel Barroso e la commissaria agli Affari Interni Cecilia Malstroem. A fare gli onori di casa il sindaco Matteo Renzi e il governatore della regione Toscana Enrico Rossi.
Un parterre navigato, che conosce bene ostacoli e trappole che spesso hanno fermato il cammino dell'integrazione, ma che e' abituato a non mollare, come ricorda la neo titolare della Farnesina - gia' commissaria europea - invitando l'Europa a reagire alla sua crisi, che non e' solo economica ma che riguarda anche i suoi valori fondamentali, ritrovando lo spirito dei padri fondatori e ''riscoprendo la sua missione''. E nel giorno degli insulti razzisti di Forza Nuova contro Kyenge, Bonino sottolinea che il vecchio continente rimane una ''terra incognita'' per i migranti. Non si tratta solo di ristabilire equita' e uguaglianza, ma di prendere coscienza del fatto che ''proteggere e promuovere i diritti'' degli immigrati, oltre che in linea con i ''nostri valori'' e' anche ''nostro interesse''. Monti ricorda che ''nulla piove dal cielo, ma molto si puo' costruire'' per mettere insieme ''disciplina di bilancio e crescita'', sul fronte italiano come su quello piu' ampio dei Ventisette. Barroso si dice ''positivamente impressionato dal forte impegno europeo del primo ministro Letta, con cui condivido la visione ambiziosa di un futuro federale per l'Europa''. Il presidente della Commissione non tralascia comunque di sottolineare che ''solide finanze pubbliche sono una 'condicio sine qua non' per la fiducia: senza fiducia non ci sono investimenti, e senza investimenti non c'e' crescita''.
Nessuno ha nascosto i problemi, nella lunga giornata in cui Firenze e' stata la capitale dell'Europa, ma tutto e' ancora possibile. Nelle parole di Moavero, ''l'Unione europea e' parte della soluzione e non e' parte del problema''. E in fin dei conti, ricorda con forza Bonino, ''abbiamo solo questo sogno, questo progetto: l'Europa''.