Le opere esposte - di maestri come Boccioni, Sironi, Accardi, Rosai, Burri, De Chirico, Merz, e Chia - sono quasi tutte in comodato d'uso per garantire un turnover e fare in modo che non si tratti di una collezione statica ma in continua evoluzione.
Una collezione che viaggia anche nel mondo attraverso gli istituti di cultura italiani. La prima idea della raccolta, ha sottolineato il segretario generale della Farnesina, Michele Valensise, risale all'inizio degli anni 2000 grazie ad un'intuizione dell'allora segretario generale Umberto Vattani.
"Facciamo in modo - ha spiegato lo stesso Vattani - che il ministero degli Esteri diventi una vetrina dell'arte italiana soprattutto del Novecento perché quest'arte non deve essere relegata solo al passato". Quando l'allora segretario di Stato Usa Madeleine Albright entrò per la prima volta alla Farnesina, ricorda Vattani, "rimase senza parole esclamando 'è fantastico' con riferimento alla collezione che, peraltro, ancora non aveva la consistenza di oggi". Presente all'inaugurazione anche Giovanna Melandri, presidente del Maxxi, fondazione che ha un rapporto di collaborazione con la Farnesina. Una ventina di opere in deposito al Maxxi verranno esposte al ministero degli Esteri per il semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea.(ANSAmed).