(ANSAmed) - IL CAIRO, 16 GIU - E' stata affidata all'Egitto la presidenza biennale di una nuova associazione internazionale di designer basata in Italia, la Iad, che punta sostenere giovani creativi in tutto il Medio oriente dando loro opportunità nell'ambito di concreti progetti "sul terreno". E' quanto emerge da dichiarazioni rese a margine della cerimonia con cui, sabato al Cairo, la prima presidenza dell'International association of designers (www.iaod.net) è stata affidata a Dalia Sadany, pluri-premiata architetta e product designer egiziana.
"Questo è il lancio della mia presidenza dell'Iad, un'associazione internazionale di designer", ha spiegato Sadany ad ANSAmed nei giardini dell'ottomano Palazzo Manial della capitale egiziana. "Da presidente ho deciso che la maggior parte, diciamo tre quarti, del lavoro sarà concentrato in Egitto e Medio oriente", ha aggiunto, "iniziando a lavorare su progetti e a sostenere designer e creatori in questa regione. Ma non - ha avvertito - attraverso concorsi che danno loro un pezzetto di carta, bensì sviluppando lavoro sul terreno". Sadany ha precisato che l'obiettivo ultimo è quello di riportare investimenti e turismo in Egitto puntando su "design in tutti i campi, non solo l'architettura", quindi arrivando ad esempio anche alla "progettazione di auto". "Da adesso inizieremo a sviluppare progetti e a tenere seminari per aiutare concretamente molti giovani creatori che non hanno avuto un'opportunità" di affermarsi, ha annunciato precisando che si inizierà "a creare un forum per il design che sarà il primo ed il più grande nel Medio Oriente".
Durante la cerimonia, dove la presenza fra gli oratori di un alto rappresentante del ministero del Turismo ha indicato il sostegno del governo all'iniziativa, è stato sottolineato che in quella "culla del design" che è stata civiltà dei faraoni bisogna riflettere su "come si possa usare il design per promuovere l'Egitto all'estero". All'agenzia di stampa Mena, Sadany ha indicato la via di una cooperazione fra uomini d'affari egiziani e di omologhi di altri paesi interessati ad un progetto, "il viso dell'Egitto", che punta a migliorare l'aspetto delle città del paese. Ad ANSAmed fonti hanno spiegato che l'Iad, basata a Como, punta a trasferire la "cultura del design" in "ambiti" in cui "non è diffusa": "geografici", come appunto l'Egitto, ma anche "settoriali", come quello dei servizi quali il turismo.
Uno degli ospiti italiani della cerimonia, Alessandro Deserti, professore di "design del prodotto" al Politecnico di Milano, ha detto ad ANSAmed che, "da una parte, c'è la dimensione strategica del design", ossia "la capacita' che abbiamo di costruire policy sul design; e, dall'altra, c'è "il livello operativo", vale a dire "i progetti". L'Associazione, "concretamente" vuole dimostrare che, "con progetti, si posso cambiare delle cose e costruire policies che sono guidate dai progetti: esattamente il contrario della pianificazione strategica tradizionale". (ANSAmed)