Le fonti citavano un ex detenuto nella prigione dell'Isis a Raqqa che, liberato due settimane fa, aveva affermato di aver sentito dai suoi carcerieri che Dall'Oglio era stato trasferito nella prigione di Tabqa, al confine tra la regione di Raqqa e quella di Aleppo. Un'informazione per la quale non c'è possibilità di verifica indipendente.
Il gesuita romano, sequestrato a fine luglio 2013 a Raqqa, è uno dei quatto italiani di cui non si hanno più notizie da mesi: sempre in Siria sono scomparse, il 31 luglio 2014, le due giovani cooperanti lombarde Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, scomparse in Siria dal 31 luglio 2014, Il cooperante palermitano Giovanni Lo Porto è invece scomparso il 19 gennaio 2012 tra Pakistan e Afghanistan e di cui non si hanno notizie da quasi tre anni.
Su Greta e Vanessa le ultime informazioni risalgono al 20 settembre, quando prima si e' diffuso il timore che fossero cadute nelle mani dei jihadisti dell'Isis e poi e' arrivata la smentita di un quotidiano libanese vicino al movimento sciita Hezbollah, alleato del regime di Damasco. Secondo le notizie non verificabili di Al Akhbar le giovani cooperanti erano cadute in una trappola, rapite e poi vendute da un gruppo armato ad un altro, ma non erano in mano allo Stato islamico.
Per padre Dall'Oglio - da decenni in Siria, dove ha fondato la comunità di Mar Musa vicino a Homs e si è molto speso per il dialogo interreligioso - le ultime informazioni riferivano che era detenuto in una delle prigioni dell'Isis a Raqqa.(ANSAmed).