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Terrorismo: magistratura Euromed pensa a coordinamento

Incontro del Coppem a Palermo su cooperazione giudiziaria

27 maggio, 13:53

(ANSAmed) - PALERMO, 27 MAG - Un coordinamento di procuratori generali della Regione Mediterranea per la lotta al terrorismo internazionale. Giudici europei, arabi e israeliani insieme hanno gettato, oggi, a Palermo, le basi comuni per una cooperazione giuridica nell'ambito della sessione "Lotta al terrorismo: limiti e prospettive di cooperazione giudiziaria" organizzata dal Coppem (Comitato permanente per il partenariato euro mediterraneo) durante la "due giorni" sul dialogo tra le culture e le religioni che è in corso a palazzo dei Normanni. "Il terrorismo non colpisce soltanto uno Stato - ha ribadito Adly Hussein presidente della corte d'appello del Tribunale de Il Cairo e primo vice presidente del Coppem che ha moderato la sessione - ma è una minaccia per il mondo intero. In Egitto, stiamo dibattendo le idee capaci di mettere in moto un meccanismo per affrontare il fenomeno del terrorismo internazionale".

"Nei giorni passati - ha proseguito Hussein - il procuratore generale dell'Egitto si è recato a Roma ed ha incontrato il procuratore generale antimafia per parlare di questo grave problema. Il prossimo passo sarà stilare le regole giuridiche dopo aver individuato le norme vigenti in ogni Paese dell'area euro-mediterranea, concordato norme comuni per affrontare la criminalità organizzata, il finanziamento del terrorismo, il riciclaggio e il traffico di droga".

Ed ancora, "dopo aver stabilito le regole per l'estradizione dei criminali nei loro Paesi di origine, come rendere eseguibile le condanne di una magistratura in un altro Paese. Si tratta di un progetto in itinere che stiamo preparando. Una volta concordato tutto si potrà passare alla fase operativa".

Durante la "due giorni" è stata anche rilanciata l'idea di una fondazione per il dialogo interreligioso guidato dai rappresentanti delle tre religioni monoteiste con il compito di portare avanti progetti culturali e religiosi che puntano a rafforzare il dialogo interreligioso.(ANSAmed).

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