Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Gentiloni, d'accordo con Israele ma non su Iran

Ministro, da Italia e Ue ruolo per rilancio negoziati pace Mo

30 giugno, 19:40

(di Massimo Lomonaco) (ANSAmed) - GERUSALEMME, 30 GIU - Il possibile accordo sul nucleare di Teheran divide Italia e Israele. Paesi che invece su molte tematiche hanno ''legami eccellenti, basati su valori e punti di vista comuni''. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e Benyamin Netanyahu non hanno nascosto - durante il loro incontro di stamane a Gerusalemme - diversita' di vedute sul profilarsi di un accordo tra il gruppo del 5+1 e il regime degli ayatollah, considerato dal premier israeliano ''sbagliato e pericoloso''. ''L'Iran e' il maggiore fomentatore di terrorismo nel mondo'', ha sottolineato Netanyahu aggiungendo che come ''non sarebbe immaginabile'' consentire all'Isis di dotarsi di armi nucleari, cosi' questo deve essere impedito anche alla repubblica islamica dell'Iran. ''L'accordo - ha sottolineato Netanyahu - e' sbagliato e rappresenta un pericolo per Israele, per l'Italia, per la Ue, per gli Usa e per il mondo''. ''Noi - ha confermato Gentiloni incontrando poi i giornalisti italiani - abbiamo una opinione diversa perche' riteniamo che l'intesa che si sta cercando di fare blocchi la possibilita' di un uso militare delle risorse nucleari''. Non solo - ha aggiunto il capo della diplomazia italiana - ma ''essendo un accordo positivo contribuisce anche a smorzare la tensione nella regione. Tutto ovviamente - ha ribadito - dipende dalla qualita' dell'intesa''. Se sull'Iran resta dunque il dissenso, diverso invece il discorso sulla questione israelo-palestinese.

Gentiloni - che ieri ha visto anche il premier Rami Hamdallah e il presidente Abu Mazen - ha detto di credere che l'Italia e l'Europa ''possano dare un contributo al dialogo. Non si tratta di mettere sul tavolo soluzioni preconfezionate ma, proprio in controtendenza con la grande instabilita' nella regione, di incoraggiare al dialogo le parti insieme agli Usa e ad alcuni paesi arabi (Giordania, Egitto e Arabia Saudita)''. ''Per quanto possa apparire paradossale la mia impressione e' che da entrambe le parti - ha osservato - ci sia uno spiraglio per il negoziato e un gradimento per cio' che i paesi Ue possono dare''. La ripresa del negoziato dopo l'estate deve ''essere sostenuta da una volonta' politica che non puo' che avere come orizzonte quello dei 2 stati con la sicurezza per Israele e uno stato per i palestinesi''. Un possibile fallimento di questa strategia, per Gentiloni sarebbe deleterio. ''Sia da parte palestinese sia israeliana si percepisce il rischio che ad un certo punto lo storico conflitto che nasce per ragioni legate alla terra e alla nazione, sia iscritto nel piu' largo conflitto di natura religiosa. E che la causa palestinese possa infine essere imbracciata, non solo come propaganda ma anche come sostanza da forze ancora piu' legate al fondamentalismo''.

Infine - come ha ripetuto anche alla comunita' ebraica di origine italiana - Gentiloni ha riaffermato con forza che l'Italia ''rigetta ogni tentativo di delegittimare Israele nell'arena internazionale''. E per quanto riguarda l'etichettatura dei prodotti delle colonie ebraiche in Cisgiordania in arrivo da parte dell'Ue, il ministro ha spiegato che ''non e' una forma ne' un pezzo di una campagna di boicottaggio nei confronti di Israele''. ''Il servizio esterno della Ue attraverso una 'nota informativa' - ha concluso - avvisera' gli stati membri chiarendo che le caratteristiche dell'iniziativa e le modalita' tecniche di applicazione''. (ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati