"Agire in maniera preventiva per anticipare gli eventi, adottare un atteggiamento piu' dinamico aumentando il numero delle pattuglie sono i principi ai quali si e' ispirato Kfor", ha detto il generale Figliuolo facendo un consuntivo della sua attivita'. "Inoltre - ha aggiunto - uno dei fattori chiave del successo in Kosovo e' l'approccio comprensivo che permette di creare collaborazioni solide ed efficaci con la comunita' internazionale e con le Istituzioni kosovare". Rispondendo ai giornalisti, il comandante di Kfor ha ribadito che "il terrorismo e' una minaccia globale da cui nessuna nazione puo' sentirsi immune. Le istituzioni kosovare hanno dimostrato una grande attenzione a questo fenomeno anche adottando una legge contro i foreign fighters. L'impegno degli organi di sicurezza kosovari e'stato fino ad ora molto efficace" ha osservato il generale italiano.
Negli 11 mesi di Comando del Generale Figliuolo, Kfor ha sempre agito nel rispetto del mandato e della risoluzione 1244 delle Nazioni Unite, assicurando un ambiente sicuro e stabile e la liberta' di movimento per tutti i kosovari senza distinzione etnica ne' religiosa.
Dallo scorso settembre gli uomini e le donne di KFOR - ha precisato il generale - hanno realizzato piu'di 6500 pattuglie e oltre 150 pattuglie sincronizzate con le Forze Armate Serbe lungo il confine (linea amministrativa di demarcazione, come la definisce Belgrado) Kosovo - Serbia. Gli elicotteri di Kfor hanno volato per oltre 4300 ore in attivita' operative e di addestramento e le unita' della Forza multinazionale hanno realizzato oltre 100 attivita' addestrative congiunte con la Kosovo Police, la Border Police, e le forze di sicurezza kosovare. Di fondamentale importanza per garantire la sicurezza e ridurre le tensioni anche l'attivita' di Key Leader Engagement svolta da tutte le unita' di Kfor, oltre un migliaio gli incontri con gli amministratori locali, con le autorita' religiose e civili ma anche con la gente comune. Infine molto intensa e' stata anche l'attivita' "diplomatica" svolta dal Generale Figliuolo. Oltre agli otto incontri con i Capi di Stato Maggiore della Difesa di Albania, Macedonia, Montenegro e Serbia, allo scopo di condividere le informazioni necessarie a rafforzare la sicurezza in Kosovo e piu' in generale nell'intera area balcanica, il Comandante di Kfor ha avuto piu' di un centinaio di incontri con ambasciatori delle nazioni che sostengono la Forza Multinazionale e oltre 50 riunioni con le autorita' del Kosovo, col Presidente della Repubblica, il primo ministro e numerosi esponenti del Governo ma con i anche i sindaci delle municipalita' piu' importanti.
(ANSAmed).