"Certamente seguiamo con molta attenzione questa spiacevole faccenda", assicura il primo ministro del governo di Tripoli - che si oppone a quello di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale - nell'intervista esclusiva raccolta dall'inviata di Piazzapulita Francesca Mannocchi e che il Tg di La7 manderà in onda questa sera.
"Quello che so - aggiunge al-Ghweil - è che questi 4 italiani arrivavano dalla Tunisia per rientrare nello stabilimento dalla tangenziale Atuila, che porta alla strada principale ad ovest di Sabrata e in quel punto sono stati rapiti. Abbiamo attivato i nostri servizi segreti e l'intelligence di cui disponiamo".
"Consideriamo questi criminali nemici della tranquillità della Libia. Tuttavia considero molto scarsa la probabilità che questo rapimento avesse una relazione con i trafficanti di uomini. Dubito che la cosa riguardi il traffico di esseri umani, piuttosto crediamo che si tratti di criminali che vogliono turbare le relazioni che vogliamo instaurare con l'Italia".
"Devo però sottolineare - rimarca il premier di Tripoli - la riluttanza del governo italiano di collaborare con noi e la sua debolezza nel combattere il terrorismo e i criminali.
Questo ha fatto sì che i criminali trovassero un ambiente favorevole per espandersi. Non non abbiamo mezzi e l'Italia non ha fatto niente per aiutarci a combattere il terrorismo in Libia". "Pertanto - afferma ancora - colgo questa occasione per rinnovare il mio invito al governo italiano per collaborare con il nostro governo di salvezza nazionale e non con l'altro.
Soprattutto per la lotta al terrorismo e la lotta all'immigrazione clandestina". "Nonostante tutto, il nostro governo di salvezza nazionale a Tripoli sta facendo del suo meglio per combattere l'immigrazione clandestina e salvare i profughi ma purtroppo - conclude il premier - abbiamo trovato solo rifiuti da parte dell'Europa e l'Italia è al primo posto di questa riluttanza". (ANSAmed).