Io sono venuto su in questo ambiente e li' ho imparato. Loro mi hanno insegnato''. Per vincere pero' ha cucinato anche piatti tratti da due grandi chef italiani: Davide Scabin e Niko Romito, piemontese il primo e abruzzese il secondo. ''Li ammiro entrambi, anche se - spiega - non li conosco di persona''. Quello ispirato a Scabin e' stato un filetto impanato cucinato a bassa temperatura. Quello invece modellato su Romito lo ha presentato ieri sera durante la finale: 'assoluto di cipolle con bottoni di formaggio e zafferano'. E lungo la gara ha fatto assaggiare tutta una serie di piatti tratti dalla tradizione di casa sua: ''quello che ha avuto maggiore riscontro fino alla finale e' stata una salsiccia di fegato, bucce di arancia e peperoncino. Un successo''. Nel futuro - confida - ''c'e' l'idea di un ristorantino. Anche se non voglio per ora abbandonare la tv: mi ci trovo bene ed ho un buon feeeling con la gente. Non parlo ebraico bene ma mi faccio capire lo stesso''. Ieri sera a vederlo incoronare c'era anche la mamma Maria, arrivata dall'Italia. ''Io in Israele mi sento a casa. Ho un sacco di amici. Qui - racconta - sembra di stare come nel fermento dell'Italia degli anni '80: c'e' voglia di fare, di cambiare, di innovare ed e' una grande sensazione''. Vive a Modin, non lontano da Tel Aviv: ''ma certo mi piacerebbe trasferirmi li'. Ma qui i miei 3 figli vivono bene''.Dice che non ama parlare di politica e di religione e che ''la situazione tra israeliani e palestinesi si risolverebbe se non ci fossero dall'esterno a soffiare sul fuoco. Se la devono vedere da loro e farebbero meglio''.
(ANSAmed).