(ANSAmed) - TUNISI, 09 OTT - Il libro ''L'urlo contro il
regime. Gli antifascisti italiani in Tunisia tra le due guerre''
dell'italo-tunisina Leila El Houssi si è aggiudicato la XI
Edizione del Premio Giacomo Matteotti, sezione Saggistica, ex
aequo con ''La buona politica. Da Machiavelli alla Terza
Repubblica'' di Valdo Spini. Il Premio, che viene assegnato ad
opere che illustrano gli ideali di fratellanza tra i popoli, di
libertà e giustizia sociale che hanno ispirato la vita di
Giacomo Matteotti, verrà materialmente consegnato ai vincitori
il 16 ottobre 2015 durante una cerimonia presso la Presidenza
del Consiglio dei ministri. ''Sono profondamente emozionata che
al mio volume sia stato assegnato il prestigioso Premio
Matteotti'' spiega ad ANSAmed la Docente di Storia del Medio
Oriente presso l'Università di Firenze, Leila El Houssi, che
precisa: ''il volume, frutto di un'impegnativa ricerca, affronta
il tema dell'antifascismo italiano in Tunisia tra le due guerre
mondiali e rimette in discussione il luogo comune secondo cui la
numerosa collettività italiana presente nel paese nordafricano
fosse totalmente schierata col regime fascista. In realtà,
contro la dittatura di Mussolini e la sua propaganda sorse una
corrente di opposizione i cui protagonisti furono membri
dell'élite borghese liberale di appartenenza massonica,
militanti del movimento anarchico, esponenti della classe
operaia organizzata nei partiti della sinistra socialista e
comunista e aderenti a Giustizia e Libertà. Nacque così un
dinamico laboratorio politico animato da giovani italo-tunisini
che vide nei primi anni Trenta la costituzione della sezione
tunisina della Lega italiana dei diritti dell'uomo (Lidu) e, in
seguito, l'apporto di personalità politiche come Velio Spano e
Giorgio Amendola inviati dal Centro estero del PCI per dare
respiro internazionale al movimento antifascista di Tunisia. Le
vicende di questo nucleo antifascista sono state ricostruite
attraverso l'analisi della stampa, della memorialistica e di una
vasta documentazione reperita negli archivi tunisini, italiani e
francesi''.
''Dedico questo premio a tutte le donne e gli uomini che hanno
combattuto in nome della democrazia e della libertà'', conclude
la El Houssi. (ANSAmed)