"L'Europa deve mettere fine alla guerra - ha dunque spiegato il presidente della 'Elliniki Dimokratia', che presso l'ambasciata di Grecia a Roma ha incontrato i più illustri grecisti italiani - Per questo esprimo appoggio alla decisione della Francia di inviare una portaerei nella regione". Pavlopulos riunirà domani ad Atene i leader dei maggiori partiti su richiesta del premier Alexis Tsipras, che cerca un 'consenso nazionale' per far passare in parlamento le misure più controverse dell'ultimo memorandum. Ma oggi vuole parlare soprattutto dello scenario internazionale, con le sue forti tensioni. "La Grecia - ha spiegato - rispetta pienamente i suoi obblighi per il controllo dei migranti che arrivano in Europa, ma distingue chiaramente i rifugiati dai terroristi, per i quali applica la tolleranza zero. La Grecia sa che il suo confine è il confine dell'Ue, come sottolineato anche dai recenti accordi sull'immigrazione. E per questo rivendica il diritto sovrano al controllo delle frontiere e rifiuta pattuglie congiunte con la Turchia. Al contrario chiede l'aiuto dell'Europa, e mette il massimo impegno per la trasformazione di Frontex in una vera guardia costiera europea".
E con l'Italia, paese storicamente vicino ed affine alla Grecia, la sintonia è sempre fortissima.
"Mi ha molto colpito l'identità di vedute riscontrata sia con il presidente Sergio Mattarella, sia con la presidente Laura Boldrini sulla necessità di sostenere lo sforzo del popolo greco per la permanenza della Grecia nell'eurozona. Tutti e due Riconoscono i sacrifici che abbiamo fatto per rispettare gli obblighi con i nostri partner. Ma ora sono loro a dover rispettare gli obblighi: la ricapitalizzazione delle banche, la ristrutturazione del debito secondo le regole dell'Esm, la correzione di eventuali sbagli fatti nelle misure decise. Sono totalmente d'accordo su tutti questi punti".