(ANSAmed) - SARAJEVO, 30 NOV - "La crisi migratoria che
investe i Balcani e l'Europa ci pone tutti di fronte ad una
importante sfida in termini di sicurezza e di tutela dei diritti
umani basilari. Solo con un'azione coordinata all'interno di
ogni paese e a livello internazionale e' possibile fermare i
trafficanti ed assicurare una gestione efficace dei flussi
migratori nella regione. L'Italia, con l'IOM, incoraggia la
Bosnia a rafforzare misure interne e di cooperazione
transfrontaliera, entrambe fondamentali anche per il percorso di
integrazione europea del Paese". Lo ha detto l'Ambasciatore
d'Italia in Bosnia-Erzegovina Ruggero Corrias in occasione
dell'evento di chiusura del progetto IOM "Strengthening the
fight against trafficking in persons and migrant smuggling in
the Western Balkans", realizzato con un finanziamento del
Governo italiano di 35.000 euro. Alla presentazione del rapporto
finale sono intervenuti il Ministro della Sicurezza bosniaco
Dragan Mektic, il Capo della Missione in Bosnia e Coordinatore
regionale IOM Gianluca Rocco. Il progetto, lanciato nel
luglio dello scorso anno, si e' articolato in una serie di
seminari in tutta la regione, coinvolgendo autorita' e operatori
di settore di Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Albania,
Kosovo e Macedonia. Il rapporto finale, gia' presentato a
Skopje e Podgorica, contiene un insieme di raccomandazioni per
rafforzare il quadro normativo, le capacita' istituzionali e
operative e la cooperazione tranfrontaliera nella lotta al
traffico di esseri umani, soprattutto a fronte dell'attuale
crisi migratoria in Europa e nei Balcani. L'Italia e'
impegnata assieme all'IOM in numerose iniziative regionali di
lotta ai traffici illeciti. Il progetto appena conclusosi segue
il "Need Assessment Research: the Regional Counter -Trafficking
Situation in the Western Balkans" sostenuto dall'Italia con un
contributo di 30.000 euro e la Conferenza su migrazioni e
traffici illeciti organizzata dall'Ambasciata d'Italia in Bosnia
nel 2014 in collaborazione con IOM e Master in Democrazia e
Diritti Umani delle Universita' di Sarajevo e Bologna.
(ANSAmed)