"L'Italia ha compiuto oltre 14mila rimpatri di persone che non avevano diritto all'asilo nel 2015 e ha partecipato a 11 voli Frontex congiunti di richiedenti asilo respinti", ma "questo resta insufficiente nel contesto di oltre 160mila arrivi" nello scorso anno. Nel rapporto si sottolinea che, se le strutture di ricezione sono "già ampiamente sufficienti" per i richiedenti asilo da ricollocare, sono invece "evidenti gravi carenze" di sistemazioni pre-rimpatri con solo 420 posti.
Intanto, via libera di Bruxelles alla riprogrammazione di 124 milioni di euro di fondi Ue già assegnati all'Italia che ora potranno essere utilizzati per cofinanziare misure destinate al salvataggio in mare dei migranti. A dare il disco verde alla riallocazione di questa cifra proveniente dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) e ora destinata al programma operativo nazionale 'Sicurezza' dell'Italia è stata la commissaria alle Politiche regionali, Corina Cretu. "Non ci sono piccoli passi quando si affronta la crisi dei rifugiati: ogni azione, ogni iniziativa sul terreno conta" osserva Cretu. "Questa decisione - aggiunge la commissaria - mostra che siamo pronti ad essere flessibili con i Fondi strutturali per affrontare la situazione di emergenza. La Commissione è aperta a modificare i programmi legati ai fondi strutturali dietro richiesta dello Stato membro e stiamo già fornendo le necessarie informazioni su cosa possa essere co-finanziato da questi fondi" conclude Cretu. (ANSAmed)