(ANSAmed) - ROMA, 10 MAR - "La rotta adriatica? Le persone
disperate troveranno una strada. Quelli che sono sfuggiti alla
morte, ai bombardamenti di Aleppo, alle atrocità dell'Isis non
credo avranno paura di attraversare fiumi, montagne o mari". Lo
ha detto il ministro per gli Affari Europei graco Nikos Xydakis
in visita a Roma. "Ecco perché abbiamo bisogno di una soluzione
a lungo termine".
Secondo il ministro, che ha incontrato il collega italiano
Sandro Gozi, "la Turchia ha le chiavi della porta. La Grecia è
l'inizio del corridoio. Alcuni Paesi europei hanno chiuso i
confini, così noi dobbiamo parlare e fidarci del nostro vicino,
la Turchia, che ha le chiavi della porta. La proposta turca (sui
migranti,ndr) va valutata, forse con loro possiamo trovare una
soluzione".
Per la Grecia le parole del presidente del Consiglio Ue
Donald Tusk, che aveva ringraziato i Paesi dei Balcani parlando
del tema migranti, "sono inaccettabili", ha affermato Xydakis
per il quale "le azioni unilaterali sono da condannare. Noi
difendiamo Schengen, i principi dell'Unione Europea. Chiudere i
confini non è la politica giusta per affrontare questo problema
globale. Nessun leader europeo vuole tornare ai tempi della
guerra fredda. Erigere muri con il filo spinato non è il nostro
modo di fare le cose".
"Noi non speriamo solamente di salvare Schengen, è il nostro
dovere. Dobbiamo farlo con ogni mezzo, mantenendo il rispetto
umano per i profughi", ha aggiunto Xydakis. Il ministro ha
incontrato, oltre a Gozi, il sottosegretario agli esteri
Vincenzo Amendola e il viceministro dell'interno Filippo
Bubbico, con i quali ha discusso soprattutto della crisi legata
ai migranti, ma anche di temi rilevanti per Europa e
Mediterraneo. (ANSAmed).