(ANSAmed) - ROMA, 29 AGO - Dopo settant'anni dalla fine
dell'amministrazione italiana di Kos (Coo), l'isola greca del
Dodecaneso ha ospitato per la prima volta la presentazione di un
libro italiano. Nell'affollato giardino del Caffè Zero, numerosi
turisti e residenti hanno seguito la presentazione di "Manuale
sentimentale dell'isola di Kos" (Oltre edizioni) dello scrittore
fiumano Diego Zandel, collaboratore delle pagine culturali della
Gazzetta del Mezzogiorno. A illustrare il volume, il giornalista
della Gazzetta Ugo Sbisà.
Alla serata, organizzata dall'animatrice culturale Giuseppina
Dilillo, materana da anni residente a Kos, hanno preso parte lo
storico Kostas Kojopoulos - impegnato anche in veste di
traduttore per la parte greca dell'uditorio - e il poeta
ottantenne Manolis Fortounis, per molti anni detenuto nel
manicomio di Leros, durante il regime dei colonnelli, a causa
della sua fede comunista.
La manifestazione bilingue ha esaltato la vicinanza culturale e
l'amicizia tra il popolo italiano e quello greco, atteso che,
come ha ricordato Kojopoulos, la prima scuola di lingua italiana
venne fondata a Kos nel 1520, settant'anni dopo la caduta di
Costantinopoli, col fine di favorire i commerci fra l'Egeo e
l'Italia. (ANSAmed).