(ANSAmed) - TUNISI, 27 SET - E' entrato nel vivo il progetto
''Ter-re - Dal Territorio al Reddito, Rafforzamento delle
capacità delle donne e dei giovani di Tataouine''. Finanziato
per tre anni dall'Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo
(Aics) e attuato dalla Ong Arcs di Roma, il progetto Ter-re,
punta a favorire lo sviluppo socio-economico delle comunità
rurali di Tataouine, nel sud est tunisino, valorizzandone i
saperi tradizionali, in particolare sostiene le donne dei
villaggi della zona di Tataouine nel sud tunisino, che lavorano
alla trasformazione degli ortaggi e delle piante aromatiche e
medicinali della zona. Gli esperti dell'Istituto delle Regioni
Aride (Ira) con sede a Médenine, ente di ricerca tunisino con
grande esperienza e personale di alto livello, hanno già
iniziato le visite sul campo e gli incontri con le donne dei
villaggi per discutere sui loro prodotti, le terre a
disposizione, la qualità dell'acqua, le esperienze fatte finora,
ma anche sui loro desideri e aspirazioni, e per fornire loro un
programma di formazioni finalizzate al miglioramento della
qualità, la presentazione, la vendita. Il progetto, inoltre,
rappresentato da Khaoula Sabri, una giovane agronoma di Douiret,
principale animatrice delle donne del suo villaggio, ha
partecipato recentemente al Salone Internazionale del Gusto
''Terra Madre'' organizzato da SlowFood a Torino, dove sono
stati presentati alcuni prodotti tradizionali di questa zona del
sud tunisino. Su iniziativa del progetto, è in corso di
preparazione anche un sito web che intende raccogliere e mettere
in rete i differenti soggetti pubblici e associativi che operano
per lo sviluppo della regione di Tataouine, per presentare le
differenti attività pensate e realizzate per questo territorio,
quasi tutte incentrate sul suo grande patrimonio culturale, sia
materiale che immateriale, che comprende le antiche costruzioni
berbere (gli ksour e i villaggi scavati nella roccia) ma anche
le conoscenze tradizionali dei villaggi nell'ambito dell'uso
alimentare, cosmetico e curativo delle piante. ''Alcune delle
partecipanti al progetto - sottolinea ad ANSAmed il coordinatore
del progetto Alberto Sciortino, che rappresenta Arcs a Tataouine
- ad esempio quelle provenienti dalla località di Bir Amir, a
circa sessanta chilometri a sud di Tataouine, nella zona più
arida, con difficoltà nei trasporti e limitazioni nelle
comunicazioni per cellulare o via Internet, usufruiscono grazie
a queste formazioni anche di occasioni per uscire dal proprio
isolamento e confrontarsi con le altre donne che svolgono
attività simili, in vista anche della costituzione di strutture
associative che possano permettere a queste donne di presentarsi
in modo autonomo sul mercato nazionale e internazionale''.
(ANSAmed)