Durante la 19/a Annual Global Airfinance Conference di Dublino, Hogan ha inoltre sottolineato, elogiandolo, il sostegno dato ad Alitalia dai suoi azionisti di maggioranza del mondo bancario, UniCredit e Intesa Sanpaolo, così come quello dato dal governo italiano, guidato dal neo-Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
Durante la conferenza, Hogan ha spiegato al pubblico di senior manager del mondo dell'aviazione globale che dal momento in cui Etihad Airways ha acquisito la sua quota in Alitalia per 560 milioni nel 2014, sono stati compiuti dei progressi, ma rimangono delle sfide in Alitalia: "Durante il primo anno dal nostro ingresso, abbiamo visto progressi grazie ai nuovi investimenti in flotta, prodotti, brand e infrastrutture. Ci siamo impegnati a portare quei cambiamenti, e così abbiamo fatto; questo ha avuto un effetto immediato. Abbiamo lavorato spalla a spalla con gli altri azionisti, supportando il management nei suoi obiettivi di cambiamento. Abbiamo anche potuto contare sul forte sostegno del governo italiano nei confronti di questa importante azienda nazionale".
Guardando avanti, all'annuncio della nuova fase del piano industriale di Alitalia, Hogan ha aggiunto: "Il management e gli azionisti hanno lavorato sodo per mettere a punto un piano industriale per il futuro sostenibile del vettore e sono fiducioso che il management e i dipendenti abbracceranno il cambiamento necessario per tornare in pista". Ma, ha aggiunto, "voglio essere chiaro: sarà il management di Alitalia a definire e consegnare il piano industriale, che porterà la compagnia aerea verso il ritorno all'utile".
Hogan ha colto l'occasione anche per confermare l'impegno di Etihad Airways nella strategia di partnership azionarie con Alitalia, airberlin, Jet Airways, Air Serbia, Virgin Australia, Air Seychelles e Etihad Regional, quest'ultima con sede in Svizzera. E ha concluso: "Siamo impegnati nella nostra strategia di equity partner, che significa molto per il nostro business".
(ANSAmed). FP/FP APE XQKS