(ANSAmed) - ROMA, 22 FEB - L'adesione al sistema di
accoglienza Sprar "non è obbligatoria per i comuni, il sistema è
volontario, e se adottato scatta la clausola di salvaguardia:
nessun prefetto può utilizzare una struttura pubblica o privata
per aprire un Centro per l'accoglienza straordinaria (Cas) in
quel comune". Lo riferisce il presidente dell'Associazione
nazionale comuni italiani Anci Antonio Decaro in audizione al
Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo
di Schengen della Camera a Roma. "Se un comune rispetta una
percentuale di quote per abitante, nessun prefetto può portare
ulteriori migranti in quella comunità". Queste quote sono
ripartite su base demografica: "I comuni fino a 2mila abitanti
possono accogliere fino a 6 migranti, per le città metropolitane
sono 2 ogni mille abitanti, la differenza viene distribuita sui
restanti comuni su una percentuale di circa 3 per mille
abitanti" spiega Decaro.(ANSAmed).