Una best practice dell'integrazione, presentata durante il Forum sulle migrazioni e la pace, promosso a Roma dal nuovo dicastero per lo Sviluppo umano integrale, dallo Scalabriniani International Migration Network (SIMN) e dalla Fondazione Konrad Adenauer.
Integrazione è la parola d'ordine nella casa di seconda accoglienza degli Scalabriniani, tre palazzine fra i quartieri di Tor Pignattara e Centocelle. Nata a giugno 2015, nell'ambito dell'Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo, la struttura si propone di promuovere la cultura dell'accoglienza e dell'integrazione tra rifugiati, migranti e comunità locale. Diversi - è stato ricordato durante il Forum - i progetti avviati da operatori, volontari e associazioni del posto, per coinvolgere ospiti e residenti: dal laboratorio sartoriale all'agricoltura sociale; dai corsi di lingua alla scuola guida; dal corso di formazione per autori, tecnici e conduttori di web-radio a quello di alfabetizzazione finanziaria; dalle visite guidate nei luoghi più importanti della città all'apertura di una biblioteca specializzata, con volumi in varie lingue, gestita dagli ospiti della struttura e aperta al quartiere.