(di Stefano Intreccialagli)
ROMA - "Stimela - Southern Africa Migration Project", è un progetto per realizzare una "mappatura fotografica" che descriva il percorso di migliaia di migranti africani che invece di muoversi verso il nord dell'Europa, scelgono la via del sud, in particolare verso il Sudafrica. Il progetto è realizzato dal fotografo documentarista italiano Luca Sola ed è finanziato tramite crowdfunding online. "Dobbiamo dare punti di vista diversi, perché quando siamo coinvolti in un fenomeno le sue conseguenze ci portano a perdere l'obiettività", spiega Sola ad ANSAmed. "Togliendo il picco della Siria, in generale il numero delle migrazioni verso il sud sono maggiori rispetto a quelli delle persone che arrivano verso l'Europa. A livello documentaristico è un fenomeno mai stato analizzato".
Il progetto "è un racconto iniziato 3 anni fa quando ho deciso di muovermi dal Medio Oriente e di andare in Sudafrica", racconta Sola. Nel Paese "notavo questo fluire di persone, e ho colto la centralità del fenomeno migratorio nell'emisfero australe". Stimela, che in lingua zulù è il treno a vapore che porta i migranti dal Centro Africa fino in Sudafrica, prevede la realizzazione di un documentario fotografico riferito ai fenomeni migratori verso il sud del continente africano, con particolare riferimento alla Repubblica del Sudafrica. Insieme a questo, il progetto prevede la pubblicazione di un essay fotografico sotto forma di libro con foto e testo, la realizzazione di un archivio permanente in forma di sito web e una mostra itinerante nelle capitali europee e mondiali. "La mappatura, non sarà solo fotografica perché, collaborando con le Nazioni Unite e con le Ong, oltre ai prodotti editoriali verranno realizzate delle pubblicazioni di ricerca che si appoggeranno su questo progetto", sottolinea Sola. Le miniere di rubini del Mozambico. Le spiagge erose dal mare nel Ghana. La miseria negli slum e nelle township del Sudafrica.
Le carceri del Malawi. I "sex-workers" del Congo. In questi anni il progetto ha trovato spazio su molte tra le più importanti testate italiane e internazionali e su siti e pubblicazioni delle Ong. Finora il fotografo ha realizzato documentazione sufficiente dei flussi in 7 Paesi. Per concludere il progetto ne mancano ancora 9. "Sono rimasti Paesi come la Nigeria, il Congo belga e Ciad dove le condizioni di sicurezza disincentivano i media a coprire gli eventi: per questo la necessità del crowdfunding, l'unico modo per finire il progetto in un tempo ragionevole", spiega Sola. "Credo che sia molto importante parlare di migrazione cercando di emanciparci dalla visione del nostro orticello dell'Europa".