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Napoli e Istanbul unite nelle immagini di un calendario

Moschee e chiese, opere d'arte raccontano legame tra le 2 città

26 settembre, 10:58

NAPOLI - La cultura e le architetture, le musiche e il caffè, il golfo e il bosforo, i canti processionali lungo le basiliche e le preghiere dei muezzin nei minareti. Sono tanti i tratti in comune tra Napoli e Istanbul, che ora viene celebrato anche da un calendario dell'associazione Di Meo Vini ad Arte, presieduta da Generoso Di Meo, per sottolineare il gemellaggio tra Napoli e la città cerniera tra Europa e Asia.
Nel vorticoso viaggio visivo sulla rotta che conduce dai palazzi dei decumani cristiani ai quartieri antichi dell'islam interviene il fotografo Massimo Listri che ritrae in dodici inquadrature ad hoc scene, storie, emozioni e personaggi che riassumono la convivenza, la rivalità, il dinamismo delle due capitali. Dal Topkapi Palace al dipinto dell'Ambasciata turca a Napoli (opera di Giuseppe Bonito custodito nel Palazzo Reale di piazza Plebiscito); dalla Moschea Kilic Ali Pasa al Ballo dell'ape nell'harem conservato nel Museo di Capodimonte. Fino al Palazzo di Venezia (sede dell'ex ambasciata italiana a Istanbul), agli hamam alla Cisterna Basilica di Sultanahmet.
Ciascuna fotografia gode di un testo narrativo ed emotivo, a firma, tra gli altri, di Ilber Ortayli, Rosita D'Amora, Dinko Fabris, Nedim Gursel. Un'intesa cosmopolita che nei secoli è stata crudele, per via del business degli schiavi nel Seicento documentato nei carteggi protetti nell'Archivio storico del Banco di Napoli, e però anche comica: prima con la farsa Nu turco napulitano di Eduardo Scarpetta (1888) poi con l'adattamento cinematografico 'Un turco napoletano' (1953), di cui fu protagonista Totò. Il calendario verrà presentato il 17 novembre al Ciragan Palace di Istanbul, la sontuosa residenza voluta dal sultano Abdulaziz.

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