Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Migranti: Moavero, entro marzo governo decide su Sophia

'In discussione il problema degli sbarchi nei porti italiani'

06 marzo, 11:40

(ANSAmed) - ROMA, 6 MAR - "Entro marzo il governo deciderà la sua posizione" circa la missione europea Sophia. Lo ha detto il ministro degli Esteri Enzo Moavero durante un'audizione davanti alla commissione Immigrazione e politiche internazionali della Camera. "La questione - ha sottolineato replicando alle domande dei deputati - è in discussione a livello di governo anche perché la missione ha avuto una proroga fino a fine marzo".

"Stiamo discutendo della possibilità di mantenere un mandato della missione Sophia - ha specificato il ministro -, vedendo in che misura la questione degli sbarchi può essere risolta". Il problema posto dall'Italia a livello europeo è infatti quello che alla missione si applicano le regole d'ingaggio della missione Triton, che indicano nei porti italiani la destinazione di sbarco per gli eventuali migranti salvati in mare. Regole, sottolinea Moavero, che "andrebbero cambiate", sebbene la missione non si occupi in linea principale di soccorso in mare, bensì di addestramento delle guardie costiere e lotta ai trafficanti. Gli accordi di rimpatrio dei migranti non in possesso dei requisiti per ottenere l'asilo "devono essere fatti a livello Ue anche perché l'Ue prevede fondi di intervento a sostegno dei Paesi di partenza e di transito e questi fondi potrebbero essere condizionati al funzionamento del sistema dei rimpatri", ha proseguito il ministro.

Moavero ha anche insistito sulla necessità di creare corridoi umanitari gestiti a livello comunitario già nei luoghi d'origine dei flussi migratori. "Sarebbe importantissimo - ha sottolineato - creare già nei Paesi limitrofi appositi uffici dell'Ue che possano riconoscere in loco lo status di rifugiato. Questo sarebbe un sistema per sottrarre ai trafficanti persone che hanno veramente diritto d'asilo". Il ministro ha poi ricordato che l'Italia, a fronte delle insufficienze del regolamento di Dublino sull'asilo, ha proposto sui tavoli Ue "una sorta di pre-distribuzione dei migranti tra gli Stati", attraverso la quale "in caso di flusso massiccio le persone che sbarcano vengano immediatamente distribuite tra i Paesi e ciascuno, su numeri più piccoli, possa effettuare le verifiche". Ma su questo "non c'è consenso e di conseguenza il meccanismo rimane quello che conosciamo". La proposta italiana, ha aggiunto, "anche se condivisa da altri Paesi Ue in termini di principio, finisce col bloccarsi quando si va sui termini operativi".(ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati