"A qualche decina di miglia di distanza con la nave Mare Jonio, nonostante avessimo offerto la nostra disponibilità ad intervenire e a prestare assistenza, abbiamo assistito a una gravissima violazione dei diritti umani fondamentali e delle Convenzioni internazionali che li proteggono, con il respingimento collettivo di oltre 180 profughi verso un Paese non sicuro", prosegue il post su facebook. "Dal porto di Lampedusa, dove effettueremo uno scalo per il maltempo in arrivo, produrremo nelle prossime ore una dettagliata ricostruzione dei fatti avvenuti per iniziare a fare chiarezza sulle responsabilità italiane ed europee. Restiamo a disposizione di chiunque voglia la verità sui crimini contro l'umanità che si stanno compiendo nel nostro mare. Non è questa l'Europa dei diritti, delle libertà e della democrazia, che sogniamo e per cui ci continueremo a battere, in mare e sulla terraferma", conclude Mediterranea.(ANSAmed).
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"Fare chiarezza su responsabilità italiane ed europee"
"A qualche decina di miglia di distanza con la nave Mare Jonio, nonostante avessimo offerto la nostra disponibilità ad intervenire e a prestare assistenza, abbiamo assistito a una gravissima violazione dei diritti umani fondamentali e delle Convenzioni internazionali che li proteggono, con il respingimento collettivo di oltre 180 profughi verso un Paese non sicuro", prosegue il post su facebook. "Dal porto di Lampedusa, dove effettueremo uno scalo per il maltempo in arrivo, produrremo nelle prossime ore una dettagliata ricostruzione dei fatti avvenuti per iniziare a fare chiarezza sulle responsabilità italiane ed europee. Restiamo a disposizione di chiunque voglia la verità sui crimini contro l'umanità che si stanno compiendo nel nostro mare. Non è questa l'Europa dei diritti, delle libertà e della democrazia, che sogniamo e per cui ci continueremo a battere, in mare e sulla terraferma", conclude Mediterranea.(ANSAmed).