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Nave Marina Militare soccorre migranti al largo Libia

'Stava affondando'. Salvini, non do porti

09 maggio, 16:31

ROMA - Almeno 40 migranti sono stati soccorsi al largo della Libia da una nave della Marina Militare italiana. Il barcone soccorso "imbarcava acqua e quindi era in procinto di affondare", con le persone a bordo, "prive di salvagenti", che "erano in imminente pericolo di vita". Così la Marina ha poi ricostruito l'intervento a circa 75 km dalla Libia. Il soccorso è stato effettuato da nave Cigala Fulgosi che
"in aderenza alle stringenti normative nazionali ed internazionali" ha recuperato 36 persone di cui 2 donne e 8 bambini.

Il 'no' di Salvini

"C'è una nave della Marina militare che in acque libiche ha raccolto 40 immigrati, io porti non ne do", ha detto a Pesaro il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Perché in acque libiche? Peraltro pattugliate dalla guardia costiera libica che ieri in pieno ramadan ha soccorso salvato e portato indietro più di 200 immigrati. O si lavora tutti nella stessa direzione o non può esserci un ministro dell'interno che chiude i poti e qualcun altro che raccoglie i migranti. E' vero che bisogna chiarire alcune vicende all'interno del governo", ha aggiunto.

Nave Cigala Fulgosi, un'unità combattente della Marina, fa parte del dispositivo di 'Mare Sicuro', la missione voluta da governo e parlamento e finalizzata a proteggere gli interessi italiani nel Mediterraneo centrale. Attualmente il pattugliatore, dice la forza armata, "sta conducendo attività di presenza, sorveglianza e deterrenza, anche in ragione all'attuale situazione di sicurezza presente in Libia".
In particolare il compito di nave Cigala Fulgosi è quello di proteggere a distanza nave Capri, anch'essa parte di Mare Sicuro che si trova ormeggiata nel porto di Tripoli dove fornisce assistenza tecnico-logistica ai mezzi della Marina militare e della Guardia Costiera libica". Altri compiti assegnati alla nave sono la "salvaguardia del personale italiano presente a Tripoli" e quello delle "piattaforme estrattive dell'Eni al largo delle coste libiche".
Mentre era impegnato in queste attività, sostiene ancora la Marina, il pattugliatore ha intercettato la piccola imbarcazione con a bordo i 36 migranti, che era in procinto di affondare. I soccorsi sono scattati immediatamente "in aderenza alle stringenti normative nazionali ed internazionali" e in questo ore "è in atto la verifica delle condizioni di salute e delle relative identità" delle persone soccorse, "in stretto coordinamento con le competenti autorità nazionali".

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