"Questo gesto - spiegano i due esponenti protestanti, Luca Maria Negro e Eugenio Bernardini - ha per noi un significato eminentemente umanitario e risponde, oltre che alla vocazione evangelica, all'accoglienza e all'amore cristiano, all'esigenza urgente di portare in salvo persone già provate e colpevoli di nient'altro che sfuggire da guerre e persecuzioni".
Sia la Fcei, attraverso il programma Mediterranean Hope che la Tavola valdese per mezzo della Diaconia valdese sono impegnate in attività di accoglienza riservate, in buona parte, ai beneficiari del progetto dei "corridoi umanitari".
"La nostra proposta - spiegano i due pastori - nasce dall'apprezzamento della soluzione trovata in casi analoghi quando altri profughi arrivati in Italia sono poi stati parzialmente ricollocati sulla base di accordi con alcuni stati europei. Come si ricorderà, in quei casi quote di migranti furono accolte dalle strutture della Conferenza episcopale italiana. Per consolidare questo modello operativo, siamo da tempo impegnati presso le chiese protestanti e gli organismi ecumenici europei, perché sostengano attivamente politiche di accoglienza condivise e solidali".(ANSAmed).